CENTRO POLIFUNZIONALE E PARCO DELL’AMICIZIA
Mapello, BG
TEAM DI PROGETTAZIONE
dott. architetto paesaggista Luigino Pirola
Collaboratori:
Collaboratori: dott. architetto paesaggista Valter Nava
dott. architetto Clemens C. Lecchi
dott. agronomo e dott. in architettura del paesaggio Raffael Cobellis
dott. in architettura del paesaggio Davide Grasso
dott. in architettura del paesaggio Ivan Rota
Le opere consistono in interventi di adeguamento e riqualificazione di due spazi aperti, situati nel territorio comunale di Mapello.
Si tratta di:
‐ CENTRO POLIFUNZIONALE: area posta a ridosso dei campi sportivi comunali, con accesso da via del Lazzarino. Ospita una ex pista da ballo e un ex campo da basket; attualmente è utilizzata temporaneamente in funzione del cantiere di un piccolo edificio in costruzione (chiosco bar e servizi) posto nelle vicinanze e autorizzato con altro procedimento;
‐ PARCO DELL’AMICIZIA: parco pubblico con accessi da via del Lazzarino e da via Giacomo Puccini. Si tratta di un parco aperto e già utilizzato, bisognoso di interventi di completamento riguardanti essenzialmente l’equipaggiamento arboreo. L’intervento interessa quindi due aree utilizzate dai cittadini per lo svago, la ricreazione e l’attività sportiva: si tratta di un intervento che costituisce un importante tassello di una complessiva riqualificazione urbana, portata avanti da tempo dal comune di Mapello in una zona situata ai margini dell’abitato e che vede una serie di destinazioni (strutture sportive, scuole) di primaria importanza
1. CENTRO POLIFUNZIONALE è la prima di queste aree e si trova in adiacenza ai campi sportivi. Su parte di quest’area è attualmente già in corso un cantiere per la realizzazione di un piccolo edificio che ospiterà un bar e i servizi igienici, che saranno a disposizione dei fruitori delle strutture sportive e degli spettatori degli eventi. La documentazione fotografica mostra un rilievo della situazione attuale: l’area del Centro Polifunzionale è situata a sud. Accanto all’edificio in costruzione, si estende un ampio spazio attualmente occupato da due superfici in cemento, in passato utilizzate come campo da basket e come pista da ballo per feste. Le due superfici sono deteriorate e non più utilizzabili; sono circondate da un terreno smosso e in gran parte coperto da rovi e sterpaglie. Inoltre, l’ex campo da basket è circondato da pali per l’illuminazione da tempo non più utilizzati e ormai fuori norma. Nel suo complesso, quindi, l’area presenta una necessità di riqualificazione. .
L’impostazione progettuale complessiva è improntata ad un’idea di riconoscibilità data dall’utilizzo di colori accesi, che vogliono rimarcare il carattere ludico e rivolto ai più giovani, ma sempre in relazione con segni ed elementi del contesto paesaggistico.
Le principali opere previste sono le seguenti:
‐ rifacimento della pavimentazione dell’ex campo da basket: si prevede la realizzazione di una nuova pavimentazione sintetica, dai colori molto evidenti, con la quale il campo potrà essere nuovamente fruibile, sia per il basket, sia per altri giochi;
‐ adeguamento e messa in sicurezza dell’impianto di illuminazione del campo da basket, in modo che possa tornare a rispondere a tutte le normative vigenti;
‐ realizzazione di uno spazio a pianta semicircolare (anfiteatro), posto tra il chiosco bar in corso di realizzazione e il campo da gioco. Questo elemento, che presenta gradonate colorate in calcestruzzo sia verso una platea interna, sia verso l’esterno, intende creare un luogo di socialità e può ospitare piccoli eventi culturali, come recite e rappresentazioni. Anche in questo caso i colori scelti sono molto evidenti, in coerenza con il progetto nell’insieme;
‐ creazione di percorsi pavimentati in calcestruzzo per la fruizione dell’area.
Attualmente sono già presenti limitati tratti di marciapiede che consentono di raggiungere l’ex campo da basket: questi manufatti verranno sistemati, prolungati e riconfigurati, con tutte le opportune soluzioni (come scivoli e rampe) per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tra questi percorsi, ne verrà creato uno di particolare importanza: un percorso trasversale che scende dall’ingresso dell’area in direzione sud est, verso alcune sedute collocate a sud del campo da gioco. Questo percorso intende richiamare la giacitura di un segno del parcellario agricolo ormai cancellato: si trattava di un’antica strada comunale, ancora leggibile sul catasto del 1810. Il percorso pedonale di nuova formazione intende quindi riproporre la memoria di un elemento del paesaggio storico oggi perduto; ‐ realizzazione di uno spazio sosta per biciclette, all’ingresso dell’area. L’intento è infatti anche quello di incentivare l’uso del ciclo per raggiungere l’area stessa, contribuendo così allo sviluppo di una mobilità sostenibile;
‐ sistemazione a verde delle superfici non pavimentate: si prevede la realizzazione di prato e la messa a dimora di filari di alberi e di arbusti, secondo un disegno che, pur adattandosi alle necessità funzionali, riprenda le trame del paesaggio agrario ancora osservabile attorno all’area di intervento.
Le opere a verde consentiranno inoltre un miglior inserimento dell’intervento nel contesto della campagna circostante, ponendosi di fatto quali opere di mitigazione anche per manufatti già esistenti (come l’alta tribuna del grande campo da calcio posto verso ovest, lungo via Villa Gromo) o in fase di realizzazione (come lo stesso chiosco bar cui si è già accennato).
In particolare, sul lato sud est è prevista la creazione di formazioni arboree e arbustive con le seguenti caratteristiche:
‐ il primo tratto (da ovest fino al chiosco bar) è costituito una fascia arbustiva alberata con sesto di impianto sfalsato. Le specie arboree utilizzate sono: Acer campestre, Carpinus betulus, Fraxinus excelsior, Populus nigra “Italica”, Prunus avium. Al piede degli alberi, troviamo specie arbustive come: sanguinella, nocciolo comune, prugnolo, rosa canina, spincervino, biancospino;
‐ il secondo tratto (dal chiosco verso est e risalendo lungo il lato orientale dell’area) è costituito da un filare con un impianto regolare (il passo è di un esemplare ogni 8 metri) con variazione delle specie e quindi della grandezza delle chiome; anche qui abbiamo arbusti al piede degli alberi. Le specie arboree utilizzate sono: Acer campestre, Fraxinus excelsior, Populus nigra “Italica”, Prunus avium. Le specie arbustive sono ancora: sanguinella, nocciolo comune, rosa canina, prugnolo.
2. PARCO DELL’AMICIZIA è la seconda area di intervento. Il parco è di recente realizzazione ma è bisognoso di interventi di completamento, soprattutto tramite la realizzazione di ulteriori opere a verde. Il disegno complessivo del parco presenta ad oggi una serie di forme sinuose che, in realtà, non hanno diretto legame con trame del parcellario agricolo o tracciati storici. Nel complesso il parco si presenta in buone condizioni: l’intervento intende innanzitutto arricchirlo ulteriormente dal punto di vista della dotazione di alberi e arbusti. Nell’insieme, come detto, si prevede innanzitutto la messa dimora di alberi e arbusti che equipaggiano ulteriormente il luogo. Le opere a verde, nella logica dell’adattamento alle forme sinuose presenti, non seguono in questo caso trame del paesaggio agrario, ma citano comunque elementi che provengono dal contesto storico, come i filari e le architetture vegetali dei roccoli.
Il percorso ciclopedonale viene accompagnato da un filare di peri ornamentali; attorno all’area giochi vengono messi a dimora esemplari di Carpinus betulus.
Un elemento particolarmente importante è costituito dalla creazione di fasce arbustive arboree: formazioni più o meno estese collocate prevalentemente verso via Villa Gromo (lato ovest) e verso il parcheggio a sud 3 (posto su via Lazzarino), con il duplice scopo di incrementare la valenza ecologica e costituire un filtro protettivo verso due elementi di disturbo.
Tutti i sesti d’impianto sono riportati nella TAVOLA 6.
Sempre a proposito del verde, un ulteriore elemento è costituito dalla messa a dimora di specie rampicanti poste ad avvolgere due piccoli volumi (che ospitano i servizi igienici) situati sulla piazzetta circolare: il verde ha qui la funzione di mitigare la visibilità di questi manufatti per meglio armonizzarli con il contesto, creando così – ancora una volta ‐ una citazione del roccolo.