PROGETTO di PAESAGGIO nel Parco dei Colli
Via Calvarola, BG
TEAM DI PROGETTAZIONE
dott. architetto paesaggista Luigino Pirola
Collaboratori:
dott. architetto paesaggista
Valter Nava
dott. architetto Clemens C. Lecchi dott. paesaggista Nicolò Sgalippa
Il progetto si inserisce nella cornice del Parco Regionale dei Colli di Bergamo.
Nello specifico ci troviamo nella zona est del quartiere di Redona, che confina con il comune di Torre Boldone.
L’area, nell’insieme, presenta un assetto collinare a balze/ronchi, ma si caratterizza per la presenza di due spazi connotati da un assetto differente. È infatti presente uno spazio a nord – a ovest dell’edificio dell’acquedotto – che si presenta come area boscata, mentre a sud si trova uno spazio interessato dalle attività di coltivazione.
Lo spazio coltivato è connotato da un assetto a terrazzi coltivati a lavanda, delimitati da scarpate inerbite, sulle quali si osserva la diffusa presenza di rosmarini coltivati.
Lo spazio coltivato vede anche la presenza di superfici più ampie tenute a prato da sfalcio; in posizione centrale, è situato un gruppo di cedri.
Il perimetro dell’area di interesse è delimitato da una rete di bosco, lungo la quale si osserva la presenza di tratti di siepi arboreo-arbustive.
L' idea è quella di prevedere una serie di opere che favoriscano l’inserimento del nuovo edificio nel contesto, rinvigorendo i caratteri che già connotano la natura dei luoghi.
Il contesto, infatti, risulta caratterizzato da alcuni elementi specifici, come:
- il bosco
- il pianoro tenuto a prato
- le balze
- i margini
ai quali si aggiunge quindi il nuovo elemento costruito, che si presenta come un piccolo volume – di fatto, una sorta di padiglione. L’edificio, peraltro, ha dimensioni piuttosto contenute e si colloca secondo i parallelismi e le direttrici dettate dalle quote e dalle scarpate.
Il progetto di paesaggio si basa proprio sul riequipaggiamento degli elementi citati, al fine di rinvigorire ulteriormente i connotati del contesto e di assorbire, di conseguenza, l’elemento nuovo costituito dall’edificio nel complessivo disegno dei luoghi.
Rinvigorire i caratteri del luogo significa, innanzitutto, sottolineare l’importanza delle balze, equipaggiando le scarpate che le delimitano tramite gruppi di arbusti e mettendo a dimora, sulle balze stesse, nuovi esemplari di alberi da frutto.
Gli arbusti e gli alberi riprendono, quindi, il disegno dell’orografia, sottolineandolo a tratti senza tuttavia eccedere e ponendosi in rapporto con le colture già esistenti.
Particolarmente significativo è il trattamento dei margini dell’area di intervento, lungo la recinzione esistente, grazie alla messa a dimora di siepi arboreo arbustive – naturalmente realizzate con specie autoctone – e siepi produttive di piccoli frutti (lamponi).
L’area viene inoltre arricchita grazie alla messa a dimora di esemplari arborei isolati, disposti in vari punti. Allo stesso modo, i prati da sfalcio già esistenti vengono arricchiti con specie mellifere, con lo scopo di diventare più attraenti per gli insetti impollinatori.